STANNO SUONANDO LA NOSTRA CANZONE.


A cura di Vincenzo Boccini.

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Loretta Goggi

Luigi Proietti

in

STANNO SUONANDO

LA NOSTRA CANZONE

Di Neil Simon

Regia di Luigi Proietti

Musiche di Marvin Hamlisch

Arrangiamenti di Renato Serio

Dialoghi di Roberto Lerici

Liriche di Carla Vistarini

Coreografie di Andrea Green

Scene di Douglas W. Schmidt

Costumi di Gianna Sgarbossa


Il Cast

Vernon: Luigi Proietti
Sonia: Loretta Goggi

Le voci di lui: Mariano Brancaccio, Luca Nannini, Marco Paolantoni
Le voci di lei: Christine Kenneally, Fabrizia Bagaglio, Viviana Meda

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INTRODUZIONE  Gli anni 80 iniziano alla grande per Loretta; nel solo anno 1981 Loretta è la numero uno in assoluto nella canzone, nella televisione e nel teatro. Maledetta Primavera, la canzone con la quale partecipa a Sanremo, diventa una “hit” in tutta Europa, diventando uno dei classici della musica pop italiana; Loretta è definitivamente consacrata cantante pura, è prima in classifica ed è richiestissima in tutte le più importanti trasmissioni televisive.
Nasce Canale 5 e Loretta è protagonista del primo varietà televisivo prodotto dalla tv di Berlusconi (che con Loretta ha in comune anche il compleanno, il 29 settembre) dal nome profetico “Hello Goggi”.  Esce il suo primo album per la Wea che, oltre a Maledetta Primavera, contiene altre nove perle firmate da alcuni dei più grandi autori e musicisti del momento.

Nel mese di settembre, poi, il grande ritorno – dopo una precedente esperienza nel 1966 ne “La scuola delle mogli” con Ave Ninchi ed Antonio Krast – sul palcoscenico, con un ruolo da protagonista in una commedia musicale americana dal titolo originale “They’re playing our song” e che, nella traduzione italiana, diventa “Stanno Suonando la Nostra Canzone”.     Protagonista – insieme a Loretta – nonché regista della commedia musicale un grande dello spettacolo italiano, Gigi Proietti.

GLI AUTORI    L’autore di “Stanno Suonando la Nostra Canzone” è Neil Simon, uno dei più grandi autori di teatro e drammaturghi americani (“La strana Coppia”, “Sweet Charity”), famoso per lo stile scanzonato, ironico e moderno con il quale riesce a dipingere le nevrosi umane contemporanee. Le musiche sono di Marvin Hamlisch, musicista americano di grande fama (“A Chorus Line”, “The way we were”), e le liriche di Carol Bayer Sager, una delle più famose paroliere di musica pop americane (“That’s what friends are for”) che, per l’occasione, si avvicina al mondo del teatro dopo anni di straordinari successi nel campo della musica leggera. Hamlisch e Bayer Sager fanno coppia anche nella vita e la loro burrascosa e reale vicenda sentimentale (che si concluderà dopo alcuni anni con una clamorosa rottura ed un matrimonio tra la Bayer Sager e Burt Bacharach, un altro mito della musica americana) si intreccia con la finzione della storia raccontata da Neil Simon che narra, infatti, la storia d’amore tra una energica e grintosa paroliera dalla vita sentimentale travagliata (per via di un assillante misterioso fidanzato, Leone) ed un musicista dalla vena creativa in crisi.

GLI INTERPRETI     Gli interpreti del primo allestimento a Broadway (Imperial Theatre), che risale al 1979, sono Robert Klein e Lucie Arnaz, figlia di Lucille Ball (“I love Lucy”), una delle attrici mito dello spettacolo americano, ancora oggi nel cuore del pubblico. Lo spettacolo registra il tutto esaurito per più di mille repliche ed il successo americano spinge i produttori a realizzarne una versione anche a Londra, interpretata da Tom Conti e Gemma Craven.     La versione italiana, diretta dallo stesso Proietti, è curata da Roberto Lerici per quanto riguarda i dialoghi e da Carla Vistarini per quanto concerne, invece, i testi delle canzoni.  Loretta interpreta il ruolo di Sonia Walsk, promettente paroliera in cerca della grande hit con la quale scalare le classifiche discografiche e Gigi Proietti interpreta Vernon Gersh (“…non ancora Gershwin..”) musicista di grande successo anche lui alla ricerca di una svolta professionale.   Il cast comprende anche 6 attori-cantanti che traducono in canto le voci delle coscienze dei due protagonisti.        Inutile dire che Loretta e Gigi  compongono sul palcoscenico un binomio professionale di altissimo livello; i loro talenti naturali creano una magica combinazione tra canto, ballo, ironia, divertimento, intensità, ed il risultato è straordinario. Lo spettacolo debutta nel mese di Novembre al Teatro Nuovo di Milano – che produce la commedia – dove rimane in cartellone per circa due mesi per poi trasferirsi a Roma, al Teatro Sistina, dove ottiene il medesimo eccezionale successo.    Non esistono registrazioni televisive dello spettacolo, e gli unici documenti filmati sono relativi ad alcuni collegamenti realizzati nel corso di alcune trasmissioni televisive dell’epoca (peraltro irreperibili) e ad una sorta di rifacimento, nel 1985, all’interno del programma di Gigi Proietti “A modo mio” su Rai Uno.

LA STORIA      Vernon Gersh è un musicista in fase di stallo creativo, alla ricerca di una svolta professionale, di una melodia che possa diventare un grande successo. Preoccupato per questa momentanea interruzione di creatività, il suo agente gli fa conoscere Sonia Walsk, una paroliera piena di energia, travolgente, dalla vita sentimentale complicata e perennemente alle prese con Leone, un ex fidanzato particolarmente assillante ed insistente che, pur non apparendo mai in scena, riesce condizionare in tutto e per tutto la vita dei due protagonisti.    Vernon e Sonia iniziano a collaborare e cercano di creare la canzone dei loro sogni, quella che li riporti in vetta alle classifiche, e tra una melodia e l’altra, tra una lirica e l’altra, si innamorano.   Inizia un momento di grande successo, i loro brani diventano delle “hits” ed anche la loro vita sentimentale sembra andare a gonfie vele nonostante l’invadenza sempre più intollerabile – da parte di Vernon – di Leone con il quale Sonia non riesce a chiudere in maniera definitiva per via di una serie infinita di sensi di colpa.  L’insistenza di Leone finisce per far spazientire il povero Vernon che, proprio nel momento di maggior successo del binomio Gersh-Walsk, decide di lasciare Sonia. I due si perdono di vista per un po’, si riappacificano e, proprio nel mentre della loro riconciliazione arriva una telefonata al telefono di Vernon: è Leone, con il quale Vernon è nel frattempo diventato molto amico….

LA TRAMA SCENA PER SCENA

(note tratte dal 33 giri “Stanno Suonando la Nostra Canzone” – Polydor 1981)

“Stanno suonando la nostra canzone” e’ una commedia musicale di genere intimista, imperniata su due soli personaggi: Vernon Gersh (Luigi Proietti) compositore di grande successo, e Sonia Walsk (Loretta Goggi) una spiritosa, intelligente, strampalata paroliera.   E’ la storia romantica e buffa di una coppia che scrive le più fortunate canzoni d’amore moderne, ma non riesce a far funzionare la vita privata bene come le loro composizioni. La storia comincia a New York, nell’appartamento di Vernon Gersh, che siede al pianoforte strimpellando una nuova melodia. Sonia Walsk arriva, in ritardo, al suo primo appuntamento con Vernon, per discutere una collaborazione professionale suggerita dai loro agenti. Dopo alcuni convenevoli preliminari nel corso dei quali essi imparano qualcosa l’uno dall’altra, Vernon annuncia di avere già scritto una musica per uno dei testi che Sonia gli aveva fatto avere precedentemente:

IO VORREI VOLARE   Vernon pensa che la canzone sia favolosa, ma Sonia sente che le sue parole non sono buone abbastanza per la musica.Tuttavia bastano poche parole di Vernon per convincerla che il suo lavoro è sufficientemente all’altezza, tanto da permetterle di criticare, lei, le prime otto battute della musica. La loro collaborazione si presenta subito spiritata e frettolosa, ma i due riescono a prendere un appuntamento per rivedersi. Cinque giorni dopo, Vernon è nel suo studio. solo.Quando Sonia arriva, in ritardo di un giorno e venti minuti, è costretta a scusarsi. Dice di aver avuto un brutto week-end, perché ha rotto con Leone, il ragazzo con cui stava. I due personaggi provano a lavorare. Vernon ha un’ispirazione dal titolo di uno dei suoi testi:

COME SI FA   Mentre Vernon canta sul “come” la canzone dovrebbe essere scritta, Sonia risponde cantando considerazioni sulla sua vita privata. Durante questo numero le “Voci” appaiono per la prima volta. Si tratta di tre “Girls” e tre “Boys” che rappresentano gli “alter ego”. Dopo la canzone Sonia dice a Vernon che per lavorare bene insieme hanno bisogno di conoscersi meglio. Propone una cena, e Vernon accetta, purché si tratti di qualcosa di intimo. Vernon suggerisce la sera seguente, ma lei non può perché deve andare dallo psichiatra con Leone, allo scopo di rompere la vecchia relazione senza traumi, e non può nemmeno la sera dopo perché sta organizzando una festicciola di compleanno per Leone. Alla fine si scopre che Sonia può essere libera proprio la sera stessa. Mentre lui, al telefono, prenota un tavolo. Sonia canta

SE MI CONOSCESSE   Sonia se ne va a preparasi per la cena e Vernon canta “SE MI CONOSCESSE”nella sua versione. Più tardi, la sera stessa, Vernon è seduto, solo, a un tavolino per due, a “Le Club”. Sonia arriva trafelata ed in ritardo, in crisi in seguito ad una ennesima crisi isterica con Leone, che non vuole più rompere la loro vecchia relazione. Vernon vorrebbe ordinare la cena, ma lei non può fermarsi a lungo, perché è molto preoccupata per la salute mentale di Leone. I due bisticciano calorosamente finché Sonia non decide che dovrebbero invece ballare, dimenticando tutto per avere un po’ di felicità. Ballando, Vernon comincia a sciogliersi e a dimenticare la sua rabbia. Mentre sono di nuovo al tavolo, Vernon all’improvviso ferma la conversazione perchè ha sentito che il disc-jokey ha messo il suo primo grande successo musicale:

STANNO SUONANDO LA NOSTRA CANZONE   Finito il disco,  i due riprendono la loro conversazione,finché nel locale non viene eseguita una canzone di Sonia, così a sua volta lei canta:

STANNO SUONANDO LA MIA CANZONE    Dopo si sentono rilassati entrambi, e Sonia giura di essere prossima ad andare a lavorare da lui l’indomani mattina. Vernon le chiede: Perché non da lei la sera stessa? Sonia acconsente, ma ha bisogno prima, di un’ora e mezza per cercare di liberarsi definitivamente di Leone. Sonia se ne va. Nell’appartamento di Sonia, un’ora e mezzo dopo, Vernon arriva e la trova sola. Leone se n’è  andato, ma lei è traumatizzata. Si sente depressa e ha bisogno di qualcuno con cui parlare. Dato che il suo psicanalista è in Messico per divorziare, Vernon le pare la persona più adatta. Si sdraia sul divano e comincia a raccontare la sua storia, mentre la musica in sottofondo accompagna Vernon che canta:

SE MI CONOSCESSE   Poi Vernon comincia a parlare di se stesso e lei canta:

SE MI CONOSCESSE  Vernon decide che lui e Sonia dovrebbero fare i bagagli e partire immediatamente per Quoque, sul mare, per passare un romantico fine settimana insieme, nella casa di un suo amico. Vernon se ne va per andare a prendere la macchina. Sonia e le sue “Girls” cantano:

MAI  Vernon arriva con la sua spider rossa e la trova già pronta.Insieme continuano a cantare:

MAI   Dopo una lunga, tranquilla corsa sull’autostrada, Vernon ammette di essersi perduto. Sonia suggerisce di trovare una pompa di benzina per capire dove si trovano, in modo di poter telefonare a Leone e dirgli dove si trova. Vernon si arrabbia e i due tengono il muso. La situazione peggiora quando la macchina non vuole più saperne di ripartire. Restano due alternative:

A) Camminare fino alla prima cabina telefonica o pompa di benzina.
B) Spingere la macchina fino al primo aiuto.
Sonia sceglie A e se ne va lasciando a Vernon per forza l’alternativa B.
Si incontrano di nuovo alla casa sul mare, a Quoque. Sonia sta chiamando la sua segreteria telefonica,per lasciare il numero dove può essere raggiunta. Vernon arriva esausto, con i bagagli e le provviste, ansimando. Si butta sul letto, ma scopre che si trovano nella casa sbagliata. La casa giusta era quella accanto. Preso dal panico per la vioLazione di domicilio, Vernon vuole andarsene immediatamente, ma Sonia trova la cosa molto romantica ed eccitante per il loro primo incontro. Appena i due si sono abbracciati sul letto,suona il telefono.Chi può essere? Sonia ammette che potrebbe essere Leone. Vernon si arrabbia e se ne va nella casa accanto. L’incantesimo è spezzato. Sonia capisce il suo errore e, quasi in lacrime, prega Leone di non chiamarla più. Riattacca e canta:

STANOTTE NOI    Appena lei sta per uscire per andare da Vernon nella casa accanto, il telefono suona ancora, ma stavolta Sonia lo ignora, correndo via. Cala il sipario sul primo atto.
Il secondo atto si apre sull’appartamento di Vernon in città, pochi giorni dopo, alle quattro del mattino. Sta parlando al suo registratore-diario, a cui confida di non poter dormire perché si è innamorato. Alle quattro e zero due,il campanello suona ed entra Sonia. Pare che Leone sia tornato a casa di lei, che però non se la sente più di viverci insieme, ma nemmeno di buttarlo fuori per strada. Dopo alcuni tira e molla verbali, Sonia guida Vernon a invitarla a restare con lui. Si scopre che era sicura del risultato perché ha già tutti i bagagli fuori dalla porta. Entrano in scena i loro “alter ego” per cantare

QUANDO SEI CON ME  Tre settimane dopo, nella camera da letto di Vernon, i due stanno terminando un lavoro. I giorni passati sono stati felici e produttivi, romanticamente e professionalmente. Prima di andare a dormire cantano una ripresa di:

QUANDO SEI CON ME   Più tardi nel mezzo della notte, il telefono suona. E’ Vernon a rispondere, e quando si accorge che a chiamare è Leone, rischia un infarto per la rabbia. Sonia interviene e parla al suo ex che sembra in gravi condizioni psichiche. Quando riattacca, prega Vernon di capire: deve correre assolutamente ad aiutare Leone. Giura che è l’ultima volta.    Mentre lei scappa via, Vernon le ricorda che il giorno dopo, alle dieci del mattino, hanno un turno di registrazione in uno studio.  La mattina dopo nello studio, troviamo uno scoraggiato e teso Vernon che, seduto al pianoforte, aspetta ancora una volta, Sonia.   Lei arriva di corsa, senza fiato, e cerca di spiegare quanto fosse disperato Leone, ma giura di non prendere più le telefonate perché Vernon è veramente fuori di se. Provano quindi a realizzare il loro provino, ma Sonia è così sconvolta che la sua amarezza si riflette sulla voce mentre canta. Vernon ferma la registrazione. Questo scatena il più serio scontro della loro relazione. Dopo un doloroso esame di coscienza, Vernon realizza di non poter più continuare questa situazione: deve rompere.  Bisogna dirsi addio.  Vernon se ne va. Sonia resta sola nello studio di registrazione, dove incide comunque il provino di

CREDO ANCORA NELL’AMORE   Passano alcuni mesi, durante i quali Sonia e Vernon vivono le loro rispettive esistenze separatamente. Vernon si trova in ospedale di Los Angeles con una gamba rotta dopo essere stato imvestito da una macchina. Anche Sonia è a Los Angeles e legge sul giornale dell’incidente di Vernon. Va a visitarlo, e gli porta in dono un piccolo pianoforte giocattolo. Non può fermarsi molto con lui perché deve andare a trovare un altro vecchio amico che per caso è ricoverato nello stesso ospedale. Vernon indovina che il vecchio amico altri non è che Leone, ma ormai ogni astio appartiene al passato e i due si salutano con affetto. Rimasto solo Vernon strimpella sul pianino, e canta, con i suoi “Boys”:

SENZA PAROLE  Altri mesi passano e Sonia è di nuovo a New York, nel suo appartamento.Ora è una donna che conosce se stessa, sicura e consapevole. Ha risolto i suoi problemi con Leone, che non è più l’assillo della sua vita, e comincia a godere il successo professionale. Anche Vernon ha avuto un’intensa crescita interiore. In una sera invernale, Vernon appare alla porta di Sonia, bastone alla mano, coperto di neve. Lei è realmente contenta di vederlo. I due hanno un’amichevole conversazione, durante la quale si scopre che Vernon e Leone, durante la loro contemporanea degenza in ospedale sono diventati amici. Vernon deve tornare in California il giorno dopo, e Sonia è in partenza per Londra, per iniziare a lavorare con un giovane compositore. Prima di andarsene, Vernon dà a Sonia una musicassetta con inciso il suo tema d’amore, e le prega di suonarla mentre lui se ne va. Vernon esce, e le belle note romantiche del tema musicale sigillano questo momento un po’ triste.Tre minuti dopo, Vernon è di nuovo alla porta. Alla sua maniera affascinante e particolare, Vernon confessa a Sonia che desidera tornare con lei. Benché indubbiamente attratta dall’idea, Sonia cerca di sapere perché ora tra loro due non ci sarebbero i problemi di prima, e lui promette infatti che ci saranno solo problemi nuovi. Sanno entrambi che ne vale la pena, e sono pronti a riprovare. Ma proprio mentre si stanno abbracciando, squilla il telefono. Sonia risponde: e’ Leone, ma stavolta vuole parlare con Vernon. Quando Vernon prende il ricevitore, saluta Leone come un vecchio amico, affettuosamente. Poi il tono cambia e diventa preoccupato: Leone minaccia di suicidarsi. Vernon si scusa come può e scappa via a soccorrerlo, lasciando Sonia stupefatta, mentre il sipario cala, e c’è la ripresa finale di

 STANNO SUONANDO LA NOSTRA CANZONE.


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